“Il tuo sorriso” Di Pablo Neruda

Il tuo sorriso
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l’aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l’acqua che d’improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d’argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d’aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amore mio, nell’ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d’improvviso

vedi che il mio sangue macchina
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d’autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell’isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l’aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

Pablo Neruda

Pablo Neruda è uno dei poeti più famosi ed amati di sempre e proprio oggi ricorre l’anniversario della sua morte.

Pablo Neruda, infatti, è morto a Santiago del Cile il 23 settembre 1973 a causa dell’aggravarsi di un tumore di cui soffriva da tempo.

Il poeta è uno dei più grandi esponenti della letteratura latino-americana di tutti i tempi e la sua fama è volata ben oltre oceano, rendendolo famoso in tutto il mondo, tanto che nel 1971 vinse anche il Premio Nobel per la letteratura.

Le sue poesie d’amore di Pablo Neruda sono dolci, intime e sanno regalare immagini uniche, in cui il poeta – come farebbe un pittore – descrive paesaggi e colori, legati a stati d’animo e ad emozioni.

E se è vero che nessuno muore davvero finché c’è qualcuno a ricordarlo, Neruda ne è una dimostrazione tangibile visto che le sue poesie ne hanno reso eterno il ricordo.